Top mistress domina e scopa slave con lo strapon nel suo dungeon di Roma..

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/ Katia sei una mistress favolosa! Quali sono le pratiche BDSM preferite da una padrona come te? /

E’ un piacere ritrovarsi tra così tante mistress, sadiche e fantasiose proprio come me! Vi dico la verità, mi sono iscritta a questo sito più per venire in contatto con altre top mistress anche di Roma come me, con le quali scambiare opinioni ed organizzare ritrovi, che per andare alla ricerca di slave da dominare. Chiaramente però, ora che mi ci sono iscritta, sfrutterò le potenzialità di questo sito per l’una, e per l’altra cosa. Sapete, per me il BDSM non è semplicemente una perversione sessuale, ma una vera passione, anzi, credo di non esagerare considerandola la mia ragione di vita!

Pensate che per un certo periodo, il bondage sadomaso è stato anche il mio mestiere, perché avevo iniziato a lavorare per associazioni del settore con sedi a Roma e nel Lazio, che organizzano raduni e fanno capo a riviste e siti informativi specializzati, ed inoltre, collaboravo con sexy shop e produttori di arredamenti per dungeon e varie tipologie di strumenti di tortura. Insomma, la mia più grande passione era diventata anche il mio mestiere! Però, dopo un paio d’anni di lavoro continuativo grazie al quale guadagnavo anche piuttosto bene, ho deciso di mollare e tornare a fare il mio vecchio lavoro, ovvero la tatuatrice.

Per quale motivo? Sono una mistress romana per passione, ed ho capito che il BDSM per me deve rimanere qualcosa legato alla spensieratezza ed al divertimento, senza avere a che fare con i soldi ed il mio sostentamento materiale. Stava diventando una routine collegata ad un discorso di soldi, e questo io non potevo permetterlo, ragion per cui ho smesso di considerarlo un mestiere, ed ho ricominciato a divertirmi!

Hai fatto bene! Come hai arredato ed attrezzato il tuo dungeon, e che tipo di slave ospiti?

Essendo un’esperta del settore, non potevo non avere un dungeon di tutto rispetto, proprio qui a Roma, che prima di tutto è piuttosto ampio, perché sono circa ottanta metri quadrati suddivisi in tre stanze, e poi è attrezzato davvero di tutto, sia dal punto di vista dei complementi d’arredo, sia dal punto di vista degli strumenti di tortura. Gli slave devono assaggiare il tavolaccio delle torture, la gogna, la croce di Sant’Andrea, la gabbia, e rimanere appesi al trapezio, dove mi diverto a penetrarli con grossi strapon.

Riguardo lo strapon, devo dire che è uno dei miei strumenti di tortura preferiti, perché mi da lo possibilità di imporre la mia componente mascolina, e procurare molto dolore agli slave, con penetrazioni repentine e senza alcun tipo di lubrificazione. Inoltre, molti degli strapon che utilizzo sono davvero particolari (alcuni modificati da me), di grandi dimensioni, ricurvi, e con inserti di metallo sporgente, creati apposta per punire l’ano degli schiavi. Oltre questo, ho una sconfinata collezione di fruste e frustini, che godo nel far assaggiare ai miei slave, senza risparmiarmi in fatto di potenza inferta ai colpi di frusta.

Adoro ascoltare i miei schiavi piangere, gemere, ed ansimare, mentre continuo a punirli nonostante mi chiedano di fermarmi. Prima di rispondere a questo annuncio, iscrivetevi al sito, ed andate in bacheca annunci mistress Roma e Lazio, dove da loggati potrete vedere il mio profilo personale, dove ho postato quattro video di mie sessioni BDSM piuttosto dure, dai quali potrete comprendere che per farsi dominare da me, occorre avere una soglia del dolore piuttosto alta, e quel che più conta, essere in grado di trasformare il dolore in vero piacere!

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