/ Benvenuta Francesca! Quanto ti piace sferzare il tuo frustino sulle carni dei tuoi slave? /
Usare il frustino sui miei schiavi è la cosa che mi eccita di più, e non lo faccio in modo leggero! Adoro il rumore sordo delle frustate che affondano nella carne, e le urla degli slave che si sottopongono ai miei trattamenti. Tra tutti gli strumenti di tortura, il frustino è quello che ha maggior carattere, e conferisce fierezza e fascino alla mistress che lo apprezza, e sa utilizzarlo come si deve. Inoltre, lo apprezzo perché conferisce autorità, e lo utilizzo per impartire ordini ai maschietti che domino, proprio come si fa con i cani.
Quello che ordino, è di leccarmi i piedi, bere i miei sputi, mettersi a 90 gradi per ricevere i miei calci, e tante altre cose per impartire umiliazioni uniche ed indimenticabili. Posseggo molti altri strumenti di tortura, compresi i più pazzi ed i più moderni, ma la soddisfazione che mi da il mio frustino preferito, non me la da nient’altro! Sono di Ancona, nelle Marche, e proprio ad Ancona ricevo i miei slave, in ambiente BDSM con tanto di tavolo delle torture, dove trasformare il dolore dei miei schiavi preferiti, nel mio più intenso piacere sessuale 😉 .
Sei una mistress autoritaria! Come sono fatti i tuoi schiavi prefereiti?
Frequento siti d’incontri dedicati proprio agli incontri sadomaso, e tra moltissimi candidati, scelgo quasi sempre ragazzi o uomini con non più di quarant’anni, di corporatura media, e dall’aspetto e modo di fare non particolarmente virili. Preferisco avere a che fare con uomini che trasmettono già un aria di sottomissione, perché sono una sadica, ed infierire su slave dall’aspetto sottomesso, mi da più soddisfazione che avere a che fare con maschi non completamente domati. Inoltre, voglio che i miei schiavi abbiano una soglia del dolore molto alta, perché il frustino fa male sul serio, e sopportare prolungate sessioni di caning non è affatto da tutti.
Prima di contattarmi, sappiate con raggiungo l’orgasmo facilmente, e ci riesco soltanto quando riesco a portare lo slave di turno al culmine della sofferenza, perché soltanto in quel momento, senza neppure sfiorarmi il clitoride raggiungo orgasmi vaginali e squirto come una porca. Il premio per gli schiavi che riescono a farmi raggiungere l’orgasmo, è potermi ripulire la figa con la bocca, mentre continuo ad agitare il mio frustino sulla loro schiena!